Le basi di una buona collaborazione lavorativa: dall’ego all’egoless
Quali sono le basi per una buona collaborazione lavorativa? Quando lavoriamo in gruppo è essenziale mettere da parte i preconcetti, le chiusure che possiamo portarci dietro da lungo tempo. Questo ci permette di sperimentare i benefici di una comunicazione efficace aperta al confronto. Si tratta di abbracciare una nuova prospettiva: passare da una posizione di ego ad una di egoless.
La collaborazione nasce dalla relazione tra due o più persone che si mettono in gioco comprendendo quanto sia importante la disponibilità reciproca.
Tu ti rendi disponibile per i tuoi colleghi e conquisti la loro fiducia. Fai comprendere loro che possono contare su di te e riceverai attenzione, apertura, ascolto.
È importante imparare la differenza tra passare da una posizione di ego, che ci porta a considerarci distinti dagli altri e pensare che la nostra percezione del mondo sia l’unica possibile.
A una posizione di egoless che ci porta a focalizzarci di più sugli altri. A relativizzare la nostra interpretazione della realtà, ad aprirci al mondo dell’altro, a porci delle domande e metterci in discussione, e a non pretendere di avere sempre ragione.
Non è semplice questo cambio di prospettiva. Si può imparare partendo dalla consapevolezza che la percezione della realtà è sempre soggettiva e la stessa situazione o evento che accade può generare interpretazioni diverse. Ognuno di noi indossa “occhiali” diversi e il confronto arricchisce l’osservazione.
Come mettere in atto l’egoless.
Cosa possiamo fare? Essere umili, aperti, flessibili. Provare a mettersi nei panni degli altri, prestare attenzione al loro suo discorso e comportamento, rispettare e accettare la diversità. Certo ci vuole impegno, consapevolezza, empatia e la volontà di trasformare le divergenze in nuove risorse.
Importante essere sinceramente interessati a collaborare con l’altro, essere credibili, mantenere il focus sull’obiettivo di lavoro (compiti, tempi, ruoli, risultati da conseguire) e sulla relazione (comunicazione, confronto, fiducia, reciprocità, aiuto reciproco).
Miglioriamo il rapporto con gli altri attraverso una buona comunicazione e senza pregiudizi
Miglioriamo la nostra comunicazione ascoltando e valorizzando il feedback, la risposta del nostro interlocutore. Ricordiamoci che trasmettiamo le nostre intenzioni e il messaggio non solo con il linguaggio verbale, ma anche con il para-verbale (come usiamo la voce, tono, volume, velocità, ritmo) e il non verbale (la gestualità, le espressioni e movimenti del corpo).
Relazioniamoci con l’altro senza la pretesa di cambiarlo, accettandolo per come è, rispettandolo, rendendoci disponibili, condividendo informazioni, evitando i giudizi, sperimentando la critica costruttiva.
Formuliamo richieste e non pretese. Dichiariamo quello che vogliamo esprimendo il nostro bisogno, le nostre motivazioni, accogliendo con empatia le osservazioni, le richieste, i bisogni dell’altro, e comprensione per ciò che impedisce all’altro di fare quello che gli abbiamo chiesto.
Scegliere di chiedere e non pretendere non vuol dire rinunciare, ma significa non iniziare a tentare di convincerlo prima di avere dato empatia a quello che gli impedisce di dire sì. Solo così si potranno cercare insieme soluzioni condivise.
Il miglioramento del clima aziendale e della performance si ottengono con relazioni basate su rispetto, onestà, stima ed empatia.
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