Affrontare le difficoltà: le ranocchie nella panna
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Affrontare le difficoltà: le ranocchie nella panna

Come affrontare le difficoltà? Una storia per quanto semplice e breve può sempre portare alla luce nuove e potenti riflessioni. È così che avviene con il racconto delle due ranocchie nella panna. Basta andare oltre al significato letterale per lasciarsi stupire dalle assonanze che risuonano con noi e con la nostra esistenza. Esattamente come le due sfortunate rane: una lasciò la speranza, ma l’altra con sua meraviglia allenò la resilienza. Ed è proprio questo l’insegnamento di valore da portare con noi.

 

Voglio condividere con te una storia. Una riflessione che ho incontrato di recente e che mi ha insegnato molto su un tema di cui parliamo poco: la resilienza. Inizia così:

“C’erano una volta due ranocchie che caddero in un recipiente pieno di panna. Si resero subito conto che

sarebbero affogate: era impossibile nuotare o rimanere a galla per tanto tempo in quella massa densa come le sabbie mobili.”

Quando successe le due piccole creature furono subito prese dal panico dopotutto era uno scenario terribile quello che si trovavano di fronte. Come potevano mai pensare di uscire da quella situazione così drammatica? La prima rana seguendo questi pensieri alla fine decise di smettere di lottare convinta che fosse tutto inutile. Dopo poco affondò.

 

La seconda rana e la scoperta della resilienza: affrontare le difficoltà

 

È la seconda rana che ci può portare verso una prospettiva opposta e potenziante. Sì, perché la minuscola ranocchia scelse una via differente. Decise di lottare, di perseverare, di affrontare le difficoltà e di non rinunciare neanche per un secondo. Ed è in quella scelta, in quella tenacia che arrivò la trasformazione.

La seconda rana decise di continuare a sguazzare sempre sul posto. Stanca, ma motivata, proseguì così per ore e ore. E fu premiata: la panna divenne burro. La base che le serviva per balzare infine via dalla gabbia mortale in cui era caduta. Se osserviamo con attenzione allora notiamo il cambiamento nella realtà, ma innanzitutto nell’atteggiamento della rana. Senza questo passaggio fondamentale nessuno può migliorare la sua situazione.

La storia delle ranocchie nella panna mi fa riflettere su una risorsa che tutti possediamo e che a volte riscopriamo e che possiamo allenare nel momento del bisogno: la resilienza. Quella capacità di piegarci, ma non spezzarci quando ci troviamo a confrontarci con eventi difficili che ci mettono in difficoltà e scegliamo di affrontarli cercando una soluzione anziché arrenderci e darci per vinti.

La resilienza si allena in una conversazione di coaching accompagnando la persona a riscoprire, nonostante la sofferenza, le proprie risorse. Momento dopo momento il coachee si riappropria di una nuova consapevolezza di sé e di cosa realmente vuole. È questo processo che permette infine di trovare nuove abilità, nuove capacità per affrontare la situazione e magari anche reinventarsi.

Testo liberamente tratto da: “Le ranocchie nella panna” di Jorge Bucay *

* Jorge Bucay. Lascia che ti racconti. Storie per imparare a vivere, BUR Rizzoli Saggi

 

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